domenica 8 maggio 2011

E la madunnina?

Spesso accade nel corso di questo lungo cammino chiamato vita di restare piacevolmente sorpresi. Alle amministrative del 15 e 16 Maggio il governo è stato messo in minoranza in alcune delle città ritenute il simbolo della lotta politica. La battaglia, ovviamente, è ancora lunga e, con Milano e Napoli al ballottaggio, è indubbiamente presto per cantar vittoria. Qualcosa, però, è cambiato. Sembrava, infatti, che quest'Italia si fosse abituata alle invettive rivolte ai giudici, agli scandali sessuali, alle imputazioni, ai concitati comizi dei soldatini del grande Capo.

E invece no! L'Italia si rivela sorprendente. Come risvegliatosi da un lungo letargo, il 48% degli elettori milanesi designa come futuro sindaco di Milano Giuliano Pisapia ( famoso compagno di bevute di Strauss Kahn ), mentre a Napoli si distingue il candidato dell'IDV Luigi De Magistris. Nessuno dei due riesce a vincere al primo turno, però c'è speranza. C'è speranza nonostante la martellante propaganda razzista del centrodestra, nonostante l'ombra di Nicola Cosentino, fantasma del natale presente, passato e futuro. Perfino l'arringa a reti unificate del 20 Maggio non ha sortito gli effetti sperati( a meno che tg1,tg2,tg4,tg5 e Studio Aperto non anelassero una multa sostanziosa ).

E' comprensibile lo sconforto della Lega, che ha perso una quota consistente del propri consensi, così come l'IDV, con un calo del 40%, a vantaggio di Sel e M5S.
Due forze politiche nuove, che avanzano minacciosamente e che, come molti giornalisti hanno constatao, rappresentano il vero Terzo Polo ( quello formalmente riconosciuto ha raccolto i soliti voti dell'UDC ).


Possibile, dunque, che qualcosa stia cambiando? Forse presto il vento fresco del Maghreb investirà anche l'Italia. In spagna qualche Indignados già c'è ...

mercoledì 20 aprile 2011

Questo spaventoso Referendum.

Pare che il nucleare non sia più una necessità impellente. Il senato della repubblica ha approvato quest'oggi l'abrogazione delle norme relative all'iniziativa energetica del 2009 che prevedeva la costruzione delle famose centrali nucleari. 133 si, 104 no e 14 astenuti. Sorprendentemente hanno votato a favore PDL e Lega. Contrari PD e IDV. Piuttosto insolito dato che neanche il disastro giapponese sembrava poter dissuadere il governo più irremovibile del mondo dall'idea di ricorrere nuovamente alla forma di energia più sconveniente del pianeta. Forse una piccola speranza l'aveva alimentata il nostro super ministro dell'ambiente, che in un momento di lucidità aveva constatato, inconsapevole di essere ascoltato da altri:

E’ finita, non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare. Non facciamo cazzate. Bisogna uscirne ma in maniera soft. Ora non dobbiamo fare nulla, si decide tra un mese

Una donna spasmodicamente protesa alla tutela dell'ambiente, dapprima anch'ella favorevole alla realizzazione delle centrali, e poi illuminata da una tragica visione profetica della catastrofe elettorale.

Un tumorello è una cosa da niente! Ma perdere le elezioni ... no, per carità!

Poi all'improvviso, la radicale inversione di tendenza. Il governo si rende conto della pericolosità del nucleare, del problema dello smaltimento delle scorie e cambia idea.
Colpo di scena!
Oppure no? I maliziosi potrebbero pensare che la vera minaccia sia il quorum. Si, perchè il disastro di Fukushima è riuscito a risvegliare anche le coscienze assopite degli italiani più pigri. E' molto probabile che svariate persone si rechino a votare. Forse ben più di 25 milioni. Pare inoltre che nel referendum sia anche inserito il quesito relativo al legittimo impedimento. Gli italiani potrebbero quindi, per la prima volta, esprimere il proprio parere in merito alla questione dell'impunità del loro idolo in scarpe col tacco.
I maligni potrebbero perfino chiedersi come mai il governo abbia scelto in passato di non accorpare il referendum alle elezioni amministrative.

Cattiverie. Destinate a restare tali.
Per ora ci auguriamo che il 12 e il 13 Giugno gli italiani invadano le piazze ...
E che non faccia troppo caldo...

L'invasione dei comunisti.

Quante volte abbiamo sentito il presidente del consiglio citare i comunisti? Quante volte il premier ha espresso preoccupazione per le presunte "cellule" politiche della magistratura ? E' da un pò che l'esecutivo attacca i procuratori con delle insinuazioni piuttosto meschine non suffragate da alcuna prova. Addirittura ultimamente il nostro straordinario capo del governo ha menzionato un "pactum sceleris" tra Fini e i giudici. (Il fasciocomunismo pare sia l'ultima moda del momento). Sembra che ci siano anche delle prove ma che per il momento non possano essere mostrate. Le ragioni di tanta segretezza sono ignote. E' naturale, quindi, che in un simile clima di odio il candidato alle comunali di Milano Roberto Lassini si senta libero di pubblicare i manifesti ormai tristemente noti con la scritta:"Fuori le br dalle procure". Peccato. Una tanto oculata opera denigratoria guastata dall'intervento di un esagitato. E pensare che qualcuno pare stia screditando il potere giudiziario da diversi anni restando impunito. Probabilmente però il problema non è la diffamazione dei giudici, purchè non si esageri. Una lettera al presidente della repubblica, il ritiro della candidatura di Lassini e tanti saluti. Che bell'anno il 2011. Il processo Mills non arriverà neanche alla sentenza di primo grado. Non solo. Se il processo lungo assieme alla prescrizione breve dovessero essere approvati( e firmati!)ci ritroveremmo con una lista di testimoni per il Rubygate << lunga quanto l'elenco telefonico >>, spiega giustamente il giornalista Marco Travaglio. Gli italiani del pdl però non demordono. Mai arrendersi nella lotta contro i comunisti cattivi! Via questi magistrati rossi! Un pullmanino di disperati segue il presidente con ansia e passione. E' giusto difendere la maggioranza. Al popolo non importa se la seconda carica dello stato è indagata per concussione e prostituzione minorile perchè lui, il capo del popolo della Libertà, il padrone, è stato eletto dai cittadini! E' un perseguitato! Indagato in più di 1000 processi ( che in realtà sono circa una ventina ), ed è sempre stato assolto! (bugia). Però la Gelmini non si lascia fregare e si presenta preparata alla puntata del 19/04/2011 di Ballarò. Chiarisce che Berlusconi ha distinto i giudici faziosi da quelli onesti. In sintesi sono faziosi tutti quelli che voglio indagare sul presidente. La donna è piuttosto arguta, non per niente nella piramide gerarchica del pdl viene immediatamente dopo Alfano, il degno successore ( che forse, compiuti i 90 anni, acquisirà il diritto di sedersi sul trono) dell'attuale sovrano. La seconda candidata regina legge un elenco di eufemismi rivolti al premier ed  è inarrestabile. Non ci sono solo giudici comunisti ma anche insegnanti che "indottrinano" gli studenti. E' giusto quindi istituire una commissione parlamentare che garantisca l'imparzialità dei libri di scuola. Non sia mai che qualcuno paragoni le famose leggi fascistissime ad altri provvedimenti meno "antichi". La deputata Gabriella Carlucci( si, è la sorella di Milly) guiderà il progetto e vedrete che ben presto riusciremo ad ostacolare la divulgazione di queste idee comuniste. Siamo proprio circondati ! Per fortuna che ci sono ancora giornalisti onesti come Sallusti, Signorini, Ferrara, Minzolini ... che con il loro punto di vista obiettivo ci offrono un limpido quadro della realtà contemporanea.
Già .... meno male ....


                                                                                                                             A.

lunedì 27 settembre 2010

Introduzione.

Gentili lettori,
Non so se anche a voi capita spesso di porvi delle domande. La mia vita ,così come quella di persone che con me condivideranno questo blog,scorre nel dubbio,nell'incertezza. Tutti abbiamo una prospettiva,un'angolazione da cui osservare il mondo. Lo analizziamo perchè cerchiamo di capirne i meccanismi. Talvolta inconsciamente. Finiamo col porci delle domande che spesso restano senza risposta e diventano un'eco lontano nella nostra mente. Forse esistono quesiti destinati a restare insoluti in una società non priva di incertezze ma subire passivamente questa realtà non è nelle mie intenzioni. Voglio,anzi vogliamo,il diritto di esprimere una nostra idea e finchè la libertà di espressione ci sarà garantita ci arrogheremo il diritto di esercitarla. Lo spettatore non è nulla più che un coro di voci. Vi saremo grati,se deciderete di ascoltarlo.